CONVEGNO “Stato della Chiesa e Patrimonio di San Pietro in Tuscia: un territorio e una storia da riscoprire”

INVITO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CALL FOR PAPERS

 Stato della Chiesa e Patrimonio di San Pietro in Tuscia:

un territorio e una storia da riscoprire

 

TARQUINIA, 16-17 ottobre 2021

PALAZZO DEI PRIORI

Tema del Congresso

Il proposito della III Riunione Scientifica della Società Tarquiniense d’Arte Storia è quello di costituire un luogo di riflessione interdisciplinare volto ad arricchire le conoscenze che si possiedono sul territorio della Tuscia, non solo in merito alla sua storia ricchissima e gloriosa, ma anche rispetto al suo cospicuo e prezioso patrimonio artistico e culturale.

Le terre sottoposte al dominio pontifico dislocate nei vecchi possedimenti toscani a nord di Roma, più o meno riconducibili all’attuale provincia di Viterbo e al comprensorio di Civitavecchia, vennero comprese alla fine del XII secolo in una delle divisioni amministrative istituite da papa Innocenzo III (1198-1216) come ripartizione dello Stato Ecclesiastico. Questo distretto fu denominato ‘Patrimonio di San Pietro in Tuscia’, proprio ad indicarne la specifica connotazione territoriale.

Rispetto alle altre province che formeranno lo Stato pontificio, però, quella del ‘Patrimonio di San Pietro in Tuscia’ risulta essere la meno indagata e l’intento di questo convegno vuol esser proprio quello di incrementare e dar nuovo impulso agli studi che possono essere condotti al riguardo. La storia di questo territorio, infatti, nonché quella dei vari ordinamenti giuridici e politici, più o meno ampi, che vennero in esso formandosi, può essere analizzata da molteplici punti di vista, non soltanto rispetto a quello prettamente storico, ma anche rispetto alla storia giuridica, istituzionale, economica etc.

Il periodo storico di riferimento si individua nell’epoca medievale e moderna, ma non si preclude la possibilità agli studiosi che presentino lavori particolarmente rilevanti, di indagare anche epoche antecedenti o successive; ciò anche in coerenza con il fine perseguito dal congresso che vuol essere quello di riportare all’attenzione di studiosi ed esperti la Tuscia, la sua storia e le sue bellezze artistiche, nella convinzione che la promozione e valorizzazione di un territorio passi anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici di questo tipo. Incontri che sarebbe auspicabile ripetere con cadenza regolare, al fine di dar luogo ad un vero e proprio circuito virtuoso con generali benefici comuni.

 

Presentazione delle proposte

Il convegno è aperto alla riflessione di qualificati studiosi sulle seguenti macro-aree:

  1. Stato della Chiesa e Patrimonio di San Pietro in Tuscia: Storia medioevale e moderna.
  2. Stato della Chiesa e Patrimonio di San Pietro in Tuscia: Storia giuridica, economica e istituzionale.
  3. Stato della Chiesa e Patrimonio di San Pietro in Tuscia: Archeologia e storia dell’arte.

Invio Proposte: 1) Titolo della comunicazione; 2) Affiliazione accademica; 3) abstract di 200 parole; entro il 30 aprile 2021 all’indirizzo mail: sanpietrointuscia@gmail.com.

Pubblicazione degli Atti: dicembre 2022.

 

Comitato Scientifico

Bernard Ardura (Presidente Pontificio Comitato di Scienze storiche); Javier Belda Iniesta (Universidad Católica de Murcia); Richard Hodges (American University of Rome); Mario Ascheri (Università di Roma Tre); Laura Moscati (Università di Roma ‘La Sapienza’); Giovanni Minnucci (Università di Siena); Paolo Alvazzi del Frate (Università di Roma Tre); Alfio Cortonesi (Università della Tuscia); Cristina Carbonetti Vendittelli (Università di Roma ‘Tor Vergata’); Alessandro Dani (Università di Roma ‘Tor Vergata’); Tommaso di Carpegna Falconieri (Università degli studi di Urbino Carlo Bo); Anna Modigliani (Università della Tuscia); Marco Vendittelli (Università di Roma ‘Tor Vergata’ e Presidente del Centro studi internazionali G. Ermini); Tiziana Ferreri (Università di Siena); Eleonora Rava (Università St. Andrews – Centro studi S. Rosa); Angela Lanconelli (Archivio di Stato di Roma); Francesca Ceci (Musei Capitolini-Ispettore Onorario MiBAC Sopr. Etruria meridionale); Maurizio Ficari (Sovrintendenza capitolina ai beni culturali); Irene Berlingò (MIBACT); Daniele Federico Maras (soprintendenza beni archeologici Etruria meridionale – pontificia Accademia romana di Archeologia); Giuseppe Romagnoli (Università degli studi della Tuscia).

 

 

 

 

 

I° Convegno Nazionale sui domini collettivi “Il cammino delle terre comuni”. Dalle leggi liquidatorie degli usi civici al riconoscimento costituzionale dei domini collettivi

 

 

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Con la legge n. 168 del 20 novembre 2017 è stata istituita la figura giuridica dei Domini collettivi con la quale viene finalmente riconosciuta dalla Costituzione italiana, accanto alla proprietà pubblica e privata, la proprietà collettiva quale patrimonio identitario delle comunità locali che su di essa hanno costruito nei secoli la loro storia.

La Legge n. 168 rappresenta un momento epocale nella storia italiana perché pone fine ad uno scontro secolare tra due diverse modalità, egualmente legittime, di relazione ed appropriazione tra l’uomo e le cose: la proprietà privata e la proprietà collettiva. A partire dalla rivoluzione francese queste due forme di possedere il mondo sensibile sono state le protagoniste di uno scontro ideologico che ha investito l’intera Europa segnando progressivamente, in un contesto culturale profondamente individualistico, la imposizione del modello di proprietà privata a discapito di quella collettiva, vittima di una vera e propria persecuzione legislativa culminata nelle leggi liquidatorie dei secoli XIX e XX.

Dopo secoli di persecuzioni, con la recente Legge n. 168 è stato riconosciuto il valore sociale, culturale ed economico della proprietà collettive in quanto patrimonio riconosciuto e protetto dalla Costituzione italiana.

Il proposito del presente convegno è di ricostruire – attraverso una prospettiva interdisciplinare – il lungo e avvincente cammino degli assetti fondiari collettivi (le terre comuni) a partire dalle politiche individualistiche della modernità sino alla rivoluzione culturale aperta dalla Legge sui domini collettivi. Su questo sentiero cronologico e tematico ideale la giornata di studi si apre alla riflessione di Storici, Giuristi, Avvocati, Economisti, Filosofi, Sociologi e cultori della materia operanti nelle sedi accademiche o presso gli enti collettivi (Università agrarie, partecipanze, regole, associazioni agrarie).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano

PREMIO CITTA’ di TARQUINIA LUCIANO MARZIANO. UN PREMIO in ONORE della CRITICA e STORIA dell’ARTE

TESTO LORENZO FIORUCCI

Sabato 3 novembre 2018 alle ore 18.00 presso la sede della Società Tarquiniense d’Arte e Storia nella Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, a Tarquinia (VT), si terrà la cerimonia di assegnazione del Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano destinato a personalità della critica e della storia dell’arte che si siano distinte nella curatela di rilevanti eventi espositivi e per la loro produzione bibliografico/scientifica in riferimento alla scultura ceramica. Promosso e sostenuto dalla S.T.A.S., il premio è stato assegnato a Flaminio Gualdoni dalla Giuria di qualità composta da: Claudia Casali – Direttrice del MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza) in qualità di Presidente di Giuria; Mariastella Margozzi – Soprintendente del Polo Museale della Puglia; Massimiliano Tonelli – Direttore della rivista Artribune; Ugo La Pietra – Scultore ceramista di fama internazionale; Daniela Muratti – in qualità di rappresentante della famiglia erogatrice del premio.

La cerimonia sarà preceduta alle ore 17.00 dall’inaugurazione della mostra di ceramiche di Ugo La Pietra, intitolata Ugo La Pietra & manifattura Rometti a Tarquinia, a cura di Lorenzo Fiorucci (accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale) che resterà visibile al pubblico fino al 09 dicembre 2018 presso il Museo della Ceramica di Palazzo dei Priori.

Il “Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano”, del valore di € 5.000.00, rappresenta la base per la curatela della futura mostra che avrà luogo nel 2019 e che Flaminio Gualdoni presenterà al pubblico nella stessa serata del 3 novembre, contestualmente alla consegna materiale dello stesso. Infatti, l’assegnazione del premio e l’esposizione delle opere di Ugo La Pietra artista membro della giuria, rappresenta la prima fase di un progetto più articolato plasmato su due annualità che terminerà il prossimo anno, con un’esposizione realizzata selezionando artisti in ambito nazionale e internazionale, le cui opere a loro volta saranno oggetto di un secondo premio dello stesso valore “Premio Città di Tarquinia Vasco Palombini”.

Curriculum Vitae Ugo La Pietra

Prof. Vasco Giovanni Palombini
Prof. Luciano Marziano

COLLABORAZIONE E SOSTEGNO

PATROCINIO

Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano

Premio Città di Tarquinia Luciano Marziano | Ugo La Pietra & manifattura Rometti

Premio Luciano Marziano e Ugo La Pietra & manifattura Rometti a Tarquinia

www.artribune.com/professioni-e-professionisti/2018/11/critico-arte-flamino-gualdoni-premio-citta-tarquinia-luciano-marziano/